La necessità di una messa a norma dell’edificio dal punto di vista dell’accessibilità alle personne disabili, la riorganizzazione degli uffici del comune e la decisione di recuperare un piccolo fabbricato rurale adiacente come sede della polizia municipale intercomunale, hanno dato l’occasione per ridare ordine e logica formale all’insieme architettonico.
Le diverse analisi tecniche, funzionali e distributive hanno suggerito di collocare l’ascensore all’esterno accanto allo scalone d’accesso. L’aggiunta di questo monolite verticale costutisce l’elemento aggregante e di cerniera tra i volumi esistenti.
Racchiudendo questo nuovo spazio con il liscio parallelepipedo dell’ascensore, si è inteso enfatizzare con una maggiore presenza di spazio e luce naturale, l’ingresso principale all’edificio comunale.
Le nuove passerelle aeree in acciaio e legno consentono un agevole accesso ai vari uffici et ad ogni tipo di pubblico.
Per ridare proporzione alle facciate principali, si è studiata una fascia decorativa realizzata con la tecnica a graffito bicolore, ricorrente nella tradizione architettonica valtellinese. Ciò consente di dare unità e continuità compositiva alle facciate interessate, riprendendo così, in un unico linguaggio contemporaneo, l’architettura delle passerelle sospese ed i nuovi serramenti su disegno posti a chiusura della loggia esistente.
La necessità di creare un ricovero coperto per mezzi e attrezzi in corrispondenza dello spazio tra il rustico e l’edificio comunale ha creato